Domenica 5 maggio 2013, salita al Monte Rama la direttissima via del nonno.
Pioggia a volontà!!!!!!!!!
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Domenica 10 marzo 2013 - Ciaspolata in Val D'Ayas: Estoul - Punta Palasina (1050 m di dislivello).
Sapevo che il tempo sarebbe stato buono ma una giornata di sole come quella di ieri era una vita che non mi capitava.
Tanta, tantissima neve e per di più bellissima e tanti amici (ciò che più conta!).
8 di noi con le ciaspole e 4 con le pelli; salita un po' faticosa ma vuoi mettere la soddisfazione?
Unico neo della giornata: una bella scottatura al viso nonostante creme e cremine varie perchè in fin dei conti eravamo a quasi 3000m, ma va benissimo così!
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12 Agosto domenica stupenda e mi permetto di fare su questa
pagina i miei ringraziamenti ai compagni di escursione che mi hanno dato la
possibilità di fare ciò che amo di più: arrampicare!
Ritrovo a Plampincieux dove Gianluigi ci aspetta e prendendo
il sentiero 21 entrando nel bosco, inizia la nostra escursione (equipaggio:
Gianluigi, Piero, Giuseppe, Gino e Rossana).
Si sale (sempre e senza tregua) seguendo molti tornanti e si
attraversa una zona di pini mughi e di alberi abbattuti (da vecchie valanghe)
poi
il
sentiero continua e si dirige verso la barriera rocciosa che sostiene il
ghiacciaio di Plampincieux, oggi alquanto ritirato. Il sentiero percorre diversi
tornanti e si dirige progressivamente verso destra in direzione di torrentelli
che contribuiscono a formare la Dora di Ferret ed ovviamente ci aspettano due
guadi (facili)
.
Dopo averli attraversati, il sentiero ci inerpichiamo lungo un costone e superato
il roccione giriamo a sinistra e ci dirigiamo verso la morena sinistra del
ghiacciaio di Plampincieux.
Alla quota di circa 2200 m,
superiamo una zona di rocce verticali con l’aiuto di una scaletta metallica. A
questo punto raggiungiamo la morena e la percorriamo lungamente (NON FINISCE
MAI!!!!!!) sul suo filo fino al termine. A quota di circa 2600 m, FINALMENTE arriviamo
ad una zona di sfasciumi nelle vicinanze della bastionata rocciosa che sorregge
il rifugio Boccalatte-Piolti.
Fino a pochi anni fa questa zona era coperta
dalla colata più occidentale del ghiacciaio delle Grandes Jorasses che qui si
collegava al ghiacciaio di Plampincieux. Ora i due ghiacciai non sono più
collegati e la lingua occidentale del ghiacciaio delle Grandes Jorasses risulta
anch’essa arretrata. Da qui in poi però (e qui, nonostante la stanchezza,
inizia la parte più divertente) si inizia a risalire su placche levigate assai
ripide sotto il rifugio con l’ausilio di
corde fisse.
Facendo molta attenzione a non scivolare lungo la ripida fascia rocciosa, raggiungiamo
finalmente il rifugio Boccalatte-Piolti (
2804 m) salendo, attraverso gradini in pietra,
sulla veranda che si affaccia a strapiombo sul ghiacciaio di Plampincieux. Alle
spalle del rifugio
è possibile,
arrampicando ancora, raggiungere la bandiera Italiana, naturalmente (dopo aver
già fatto circa
1300 m.
di dislivello!) i più inossidabili: Gianluigi, Piero e Giuseppe ci sono andati
mentre io e Gino decidiamo che in fondo, dopo 4 ore di salita incessante, non è
poi così male restare seduti sulla veranda!
Se pensate che la discesa sia, come per la maggior parte dei percorsi, più
facile e sciolta incorrete in un gravissimo errore, è quasi più faticosa che la
salita!
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